Il ricordo e la speranza
L'eredità di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e gli uomini delle loro scorte
Il 19 luglio 1993, un anno dopo la strage di Via d’Amelio, fu inaugurato a Palermo il progetto fotografico Il Ricordo e la Speranza, con il supporto del Siulp. Alcune immagini, scattate a partire dalla prima metà degli anni Ottanta a Palermo, fanno parte dei reportages pubblicati nella rivista «Panorama Mese». Altre fotografie sono state pubblicate, a più riprese, nel mensile ufficiale del Sindato di Polizia, «Progetto sicurezza». Del progetto, sempre a cura del Siulp, fu realizzato un catalogo nel 1993 e un volume nel 1995. L'esposizione fotografica, itinerante nelle università e nelle scuole italiane, nel 1996 fu presentata a Cesena dal giudice Antonino Caponnetto. Giuliano e Cesare Di Cola esposero il fotoreportage in Brasile: nel 2002 presso il Tribunale dello Stato di Rio de Janeiro, a cura della Scuola di Magistratura Emerj; l’anno successivo a Porto Alegre, nell'ambito del 2° Forum mondiale dei giudici, a cura dell'Associazione dei magistrati di Rio Grande do Sul. La mostra è composta da 40 tele fotografiche di diverso formato, montate su telai.
«[...] Le drammatiche immagini di questa esposizione, registrate dai fotografi Giuliano e Cesare Di Cola, hanno percorso, durante gli anni, scuole e università italiane con l'obiettivo di seminare una cultura antimafia e di riportare alla memoria il testamento di uomini e donne che hanno dato le loro vite perché avessimo ancora speranza [...] L'eredità di Falcone e Borsellino esiste nel coraggio di combattere, se necessario fino alla morte, la cultura della criminalità. E questa lotta è compito dei rappresentanti della Giustizia, dello Stato, delle persone comuni, a nome del riscatto degli ostaggi del crimine organizzato del mondo intero [...]» (Silvia Monte, Catalogo della mostra a cura del Departamento Cultural - Escola da Magistratura do Estado do Rio de Janeiro, 2002)
«[…] Un'esecuzione di mafia fotografata quasi a caldo, nei suoi aspetti più spettacolari, ritmata da una successione di fotogrammi che valgono mille pagine di storia e di sociologia mafiosa. Sono fotografie retinate, riprese attraverso una ragnatela sottilissima di fili concentrici, con questi colori mediati dal filtro e dai toni sempre caldi, quasi belli, violenti comunque […]» (Pino Nano, Calabritudine, Edizioni Mapograf, Vibo Valentia 1987, pp. 308-309).
«Progetto Sicurezza», mensile ufficiale del sindacato di polizia, SIULP, Maggio 1995
rassegna stampa
Giovanni Falcone, um símbolo
Exposição corre o mundo levando a herança dos juízes italianos Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, assassinados pela Mafia
Os des anos da morte do Juiz Giovanni Falcone foram lembrados pelo Tribunal de Justiça do Rio e pela EMERJ como uma homenagem à luta contra a corrupção e o crime organozado. Outro juiz italiano, Paolo Borsellino, também assassinado, foi igualmente homenageado, durante o evento Falcone e Borsellino - 10 Anos de Herança, Uma Lição de Justiça e Libertade, ocorrido nos dias 23 e 24 de maio e que contou com a preseça de personalidades do Brasil e da Italia. O presidente do TJ, desembargador Marcus Faver, tornou-se amigo de Falcone, quando ele esteve no Rio para ouvir o depoimento do mafioso Tomaso Buschetta, em 1983. O juiz italiano já era um homem marcado pela Mafia: "Certa noite saímos para jantar e ele me disse que há muitos anos não andava livre pelas ruas, como fazia naquele momento. Ao ser indagado sobre o risco de seu trabalho, ele disse que a magistratura do seu país precisava mostrar ao mundo que a Italia não era a mafia", recorda o presidente Faver [...]. As homenagens contaram também com a participação dos fotógrafos italianos Giuliano e Cesare Di Cola que trouxeram para o Brasil fotos sobre o periodo de luta contra a mafia na Italia, além de outras personalidades que falaram sobre O Crime Organizado na Era da Globalização [...]
Luca Luciano, clarinettista e compositore partenopeo, ha contribuito al reportage Il Ricordo e la Speranza. L'eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino con un prezioso testo e il brano The Mock Trumpet, all'epoca inedito.